La sua salsa di ciliegino non conosce confini (“Abbiamo apposto la bandiera in quasi tutti gli stati del Mondo, specialmente in Europa” ci confida la figlia Miriam); la sua azienda, invece, è prima in Sicilia e quinta in Italia nel campo delle conserve di pomodoro o prodotti similari. Ma Carmelo Arestia, che nel 2000 decise di dar vita a una storia meravigliosa chiamata Agromonte, non ha alcuna voglia di fermarsi di fronte ai numeri. Insegue la qualità sin dal 1970, quando al mercato ortofrutticolo di Vittoria – il più grande del sud Italia – lavorava da contabile in un box. In quegli anni entrò a contatto con il mondo dell’ortofrutta, col tempo decise di coinvolgere la famiglia in questa sfida affascinante. Tutta siciliana. “Perché i pomodori siciliani non saranno mai come gli altri”.
E’ Miriam, una delle quattro figlie di Carmelo, a parlare con toni orgogliosi del piccolo capolavoro “fatto in casa”. Il papà – è vero – è il genio, il depositario dell’intuizione. Mamma Ida custodisce gelosamente le ricette migliori, il fratello Giorgio è l’amministratore delegato, gli altri due (Marco e Giusy) sono colonne portanti di questo sogno imprenditoriale che, nello scorso aprile, si è concretizzato con un nuovo spot trasmesso sulle reti nazionali: “L’azienda nasce nel 2000 a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa – racconta Miriam Arestia, che si occupa prevalentemente di rapporti coi media – Siamo a 700 metri sul livello del mare. Inizialmente i nostri semilavorati andavano alle grandi industrie conserviere, ma nel 2004 cominciammo a produrre il ciliegino semi-essiccato. La vera rivoluzione arriva quattro anni dopo: compare sul mercato la nostra salsa di ciliegino, che rivoluziona le catene della grande distribuzione. Prima esistevano soltanto i sughi e le passate. E’ stato un prodotto pioniere in questo segmento di mercato”.
“Mio papà ha sempre avuto grandi intuizioni – ricorda Miriam con orgoglio – Non la smania di fare un passo avanti. Cercava solo di guardare oltre. Ha dato la sua vita per il lavoro e per la famiglia. Ci ha insegnato che i risultati arrivano dal sacrificio”. In poco tempo Agromonte – fra i 70 e 150 collaboratori nei periodi di “alta stagione” – è cresciuta furiosamente. Un anno fa si è aggiudicata gli Italian Food Award al Summer Fancy Food Show di New York. Il packaging e il logo, rinnovati da poco, parlano di una realtà sempre viva e mai banale: “Il nostro portafoglio è composto da una trentina di prodotti. I più importanti sono la salsa di ciliegino e datterino, ma anche le passate. Il nostro pomodoro è diverso da quello che arriva dalle altre parti d’Italia. Grazie alla sua dolcezza, ma anche al sole di Sicilia che ci dà una marcia in più”.
Il futuro è il marketing. Un continuo fermento che non si arresta. Anche un’azienda di famiglia non si accontenta e ha bisogno di parlare al mondo in modo chiaro: “Assieme alla continua ricerca della qualità, il marketing è il cuore pulsante di Agromonte. Siamo sempre alla ricerca dell’innovazione, vogliamo dire chi siamo e cosa facciamo. Il packaging parla la nostra lingua. Il nostro prodotto è artigianale, ma siciliano. Cioè qualitativamente superiore”.