Cercasi impiego per gli ex Pip. La sigla sta per “piani di emergenza professionale”. Si tratta di circa 2.600 persone – precari di professione – che gravitano, ormai da parecchi anni, nell’orbita di “mamma Regione”. Qualche settimana fa la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 64 della Finanziaria regionale del 2018, già impugnata dal governo nazionale, che prevedeva il transito in Resais, una delle partecipate di palazzo d’Orleans. Ma poiché adesso c’è il Covid, e le risorse vengono a mancare, Musumeci e Armao proveranno a piazzarli. Così, assieme al dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Giovanni Bologna, hanno sottoposto a Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, Confintesa, Ugl, Asud e Cisal una bozza che prevede una stabilizzazione con legge dello Stato.
Come si legge in una nota della presidenza, l’obiettivo è “autorizzare la Regione Siciliana a istituire un ruolo speciale ad esaurimento, presso una delle proprie società (nuovamente la Resais, ndr), per il transito del personale del bacino “Emergenza Palermo”. Lo prevede un apposito emendamento approvato dal governo regionale, già avallato dalla Conferenza Stato-Regioni e in attesa di essere discusso al Senato. Dopo la sentenza della Corte costituzionale 194/2020, la Giunta è intervenuta per tutelare i livelli occupazionali dei lavoratori attualmente utilizzati nelle Pubbliche amministrazioni e per far fronte al fabbisogno di risorse umane per contrastare gli effetti del Covid 19. La norma predisposta non determinerebbe costi per la finanza statale, né ulteriori, rispetto a quelli attuali, per quella regionale”.
“Dopo che la Conferenza delle Regioni ha fatto sua la nostra proposta – afferma l’assessore Armao – questo è l’ultimo possibile tentativo. La parola definitiva, adesso, passa al Parlamento nazionale. Stiamo solo utilizzando l’ipotesi risolutiva che prospetta la stessa Suprema Corte”.
Anche il Pd è attento alla questione. Dopo il ‘no’ da parte della Corte Costituzionale, era intervenuto il deputato regionale Antonello Cracolici: “Gli autori di quella norma approvata all’Ars dovrebbero chiedere scusa alle migliaia di persone che adesso vedono ulteriori ostacoli nel loro percorso lavorativo. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno affinché, anche attraverso una interlocuzione con il governo nazionale per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund, si possa individuare un percorso per salvare il futuro degli ex Pip, messo a rischio dalla spregiudicatezza politica del centrodestra”. Il Covid farà un miracolo?