Attenzione: questo è un pezzullo salviniano, almeno nelle intenzioni, il risultato chissà, giudicherete voi. Allora, prendiamo sul serio la petizione di principio alla quale nel processo Gregoretti il senatore Salvini è approdato, per uscire dalla condizione di ostaggio di una maggioranza divenutagli ostile. Non più da parte sua la rivendicazione orgogliosa del “reato”, l’invocazione a essere processato con milioni di italiani, no, ora la linea cambia e il suo nucleo centrale è il seguente: io come ministro dell’Interno ho autorizzato… L’articolo completo su ilfoglio.it
Giuliano Ferrara per Il Foglio
in Buttanissima Italia
La ragion di stato non è un comizio
gregorettimatteo salvini
-
Articoli Correlati
-
Un triangolo di amori e veleni
Dallo scontro tra Renzi e Giorgia nasce il caso Arianna. L’appoggio a La Russa, poi…
-
Miti, mostri e fantasmi dell’antimafia
Pentiti, pataccari, tavoli ovali: gli strumenti di scena per tenere in vita un’emergenza che non…
-
Evviva i Fratelli e le sorelle d’Italia
La sorella della premier diventa la numero due di FdI: si occuperà di tesseramento e…