Ogni chilometro è un calvario. Credevamo che le emergenze di questa sventurata Sicilia fossero solo quattro: la siccità, gli incendi, la monnezza e la sanità. Invece sono cinque: avevamo dimenticato, ahinoi, quelle lunghe e pericolosissime trazzere gestite dal Consorzio per le Autostrade Siciliane, il famigerato Cas. Ogni chilometro un attentato alla vita degli automobilisti. E non parliamo solo della Catania-Messina, con code e ingorghi non più gestibili dalla pazienza umana. Ma anche della Palermo-Messina: da Buonfornello a Cefalù, per esempio, è tutta una corsia unica, con la beffa che sull’altra corsia non c’è nemmeno un operaio al lavoro. Una vergogna che diventa scandalo se si pensa che il direttore di questo gigantesco carrozzone, Calogero Franco Fazio, per incipriare le inadempienze paga un clan di pagnottisti con contratti da cinquanta mila euro l’anno.