“Gli interventi che ci ha chiesto di fare la Commissione europea sono mirati e temporanei. Quello che noi abbiamo previsto di fare sono interventi mirati e temporanei”. Era arrivata al governo per porre fine alla ‘pacchia’ di Bruxelles e mercati nei rapporti con Roma. Ma la prima manovra del governo Meloni, incorniciata nei suoi fondamentali dalla Nadef approvata oggi in Consiglio dei ministri, sembra scritta direttamente da un alto funzionario dell’Eurogruppo. Il triplo vertice di ieri con i capi dell’Ue non ha smosso nulla. Le parole d’ordine di premier e ministro Giorgetti sono prudenza e cautela. Massima priorità sarà data a famiglie e imprese contro il caro-energia. 9,5 miliardi la prossima settimana nel decreto Aiuti quater, cioè la proroga delle misure introdotte da Draghi. 23 miliardi in manovra, cioè tutta la consistenza dell’extradeficit per l’anno prossimo. Per il resto – pensioni, flat tax, cartelle esattoriali – si vedrà. Oltre ai 23 miliardi, dice chiaramente il titolare del Tesoro, le risorse potranno essere prese esclusivamente tra le stesse pieghe del bilancio. Preferibilmente dallo stesso settore dove si vuole intervenire. Continua sull’Huffington Post