A vent’anni di distanza dallo studio di fattibilità commissionato da Francesco Musotto, ex presidente della provincia di Palermo, e dopo un tentativo a vuoto di Raffaele Lombardo (osteggiato da tutti), ci risiamo: Palermo avrà (forse) una nuova tangenziale per razionalizzare il traffico extraurbano e interprovinciale che attualmente transita sull’unico collegamento veloce esistente tra le due autostrade, quello di viale della Regione Siciliana. L’avvio della progettazione della Pedemontana è stato presentato ieri in conferenza stampa, alla presenza del presidente Schifani e del sindaco Lagalla: l’obiettivo è collegare l’A19 (Palermo-Catania) con l’A29 (Palermo-Mazara del Vallo).

Per la progettazione sono stati stanziati 7,4 milioni di euro provenienti dal Piano di sviluppo e coesione della Regione. La nuova arteria autostradale di quasi venti chilometri prevede: sei svincoli, dei quali due intersezioni di inizio e fine intervento con le autostrade A19 e A29, e quattro svincoli intermedi; sei viadotti per quasi 3,5 chilometri; cinque gallerie naturali per 9 chilometri. Il costo stimato per la costruzione è di 1,3 miliardi di euro. L’opera servirà a ridurre l’inquinamento e migliorare la mobilità dei collegamenti con l’aeroporto di Punta Raisi, l’area industriale di Termini Imerese e il nodo intermodale di Brancaccio.

Silenzio tombale sul perché nessuno sia mai riuscita a farla. Secondo uno studio di Anas di qualche anno fa, l’opera sarebbe tornata utile a una piccola fetta di popolazione: solo il 10 per cento delle auto che attraversano ogni giorno viale Regione siciliana, infatti, aveva una provenienza e una destinazione extraurbane, mentre il 90 per cento del traffico è interno alla città. Eppure “la nuova tangenziale è un percorso che cambierà la viabilità di Palermo – doce Schifani -. E’ arrivato il momento di intervenire su assi strategici. Un’opera che si inserisce in una serie di progetti che porteremo avanti con determinazione, molti dei quali ereditati dal governo Musumeci”.

“La progettazione della Pedemontana – afferma il sindaco Lagalla – rappresenta una risposta pronta e importante del governo regionale all’antica richiesta della città di Palermo. Serve uno snodo per alleggerire il traffico in viale Regione Siciliana che penalizza, ad esempio, il collegamento con l’aeroporto “Falcone e Borsellino”. Quello della progettazione della Pedemontana è la dimostrazione di come sul piano della programmazione delle infrastrutture Comune e Regione, col supporto in questo frangente dell’Anas, stiano lavorando in modo sinergico”.

“È un’opera fondamentale anche per il traffico aeroportuale, con lo scalo di Palermo che potrà diventare così intercontinentale – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò -. Oltre al vantaggio ambientale dovuto al minore inquinamento da smog”. “Da gennaio – aggiunge il direttore regionale di Anas, Raffaele Celia – avvieremo le attività di campo per portare avanti la progettazione. Tra fine primavera e inizio estate lanceremo il dibattito pubblico, così da potere avere un progetto condiviso ed evitare impedimenti successivi”.