Da qualunque parte ti giri trovi abusi, ruberie, malversazioni. E’ il disastro della sanità siciliana: uno smottamento continuo dei livelli minimi di assistenza che il governo Schifani non sa come fronteggiare. In queste ore rullano a Catania i tamburi di un’inchiesta: la procura ha disposto quattro arresti e ha inviato un avviso di garanzia all’ex assessore Ruggero Razza: avrebbe raccomandato un amico per un incarico retribuito con diecimila euro: una cosuzza. Certo, i magistrati fanno bene a indagare sulle pagliuzze ma bisognerebbe pensare anche alle travi. Prendete l’Asp di Palermo. Da cinque mesi la capa, Daniela Faraoni, blocca i pagamenti. Con danni inestimabili per le strutture. Per scucire i soldi pretende che le rinnovino l’incarico per altri cinque anni. Forse è questa la vera, grande colpa di Razza: avere affidato la sanità a gente come la Faraoni.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La pagliuzza e le travi della sanità siciliana
daniela faraoniruggero razzasanità
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