Durante il nubifragio di ieri, che dalle 5 del mattino non ha più lasciato in pace la città, il livello dell’acqua a Licata ha raggiunto un metro d’altezza. Il maltempo ha sferzato soprattutto il centro storico: tra le zone maggiormente colpite ci sono piazza Gondar e piazza Duomo. Subito in azione le pompe idrovore. Qualcuno è rimasto intrappolato all’interno della propria auto in panne e le richieste d’aiuto hanno costretto la Protezione Civile agli straordinari. Licata era già stata mezza a dura prova la settimana scorsa da una tromba d’aria che aveva scoperchiato i tetti di un centro commerciale e di alcune abitazioni nella zona della “Marina”.
Così il sindaco Angelo Galanti, nel momento in cui l’attenzione di media e opinione pubblica è tutta rivolta a Venezia, lancia un disperato grido d’aiuto: “A Licata si ripete quanto accaduto lo stesso giorno di tre anni fa, il 19 novembre 2016 – ha detto il sindaco – seppur con conseguenze apparentemente meno gravi. Al netto dei rappresentanti istituzionali ringraziati per l’impegno profuso, chiedo immediatamente un intervento straordinario dei governi nazionale e regionale, perché non è ammissibile che vi sia un’Italia sott’acqua a cui si sta rivolgendo l’attenzione delle Istituzioni – si vedano Venezia e Matera – e che solo Licata venga lasciata sola. Dopo il 2016 – continua Galanti – l’allora governo regionale promise un piano per Licata da 30 milioni di euro per l’efficientamento delle infrastrutture cittadine, ma evidentemente non è bastato. Oggi, abbiamo un nuovo governo regionale a cui questa città ha dato un grande contributo elettorale e ci aspettiamo che le promesse degli anni passati diventino realtà”.
Nel Ragusano, a Ispica per la precisione, sabato è atteso l’arrivo di Luigi Di Maio. La presenza del Ministro degli Esteri è stata annunciata da Pierenzo Muraglie, il sindaco della città che è stata colpita da una feroce ondata di maltempo lo scorso 26 ottobre.