Il presidente della Regione, Nello Musumeci, si era già occupato di navi durante questa emergenza: voleva impedire lo sbarco della Ocean Vikings, con quasi 200 migranti a bordo, per evitare possibili contagi (“L’hot spot di Messina non è attrezzato” disse), ma il governo nazionale ha dato il via libera. E poi si è opposto all’approdo della Msc Opera, sempre al porto di Messina, con oltre 2 mila crocieristi. Ma un’altra nave potrebbe tornargli utile nel caso in cui i contagi dovessero aumentare: “Ho parlato con l’Autorità portuale di Palermo che mi conferma esserci un armatore disposto a mettere al molo una nave crociera con un centinaio di posti letto e personale sanitario qualora dovessimo arrivare al piano B – ha detto oggi Musumeci -. Siamo pronti a ogni evenienza, fino a questo momento comunque non c’è stato in Sicilia alcun decesso e quindi continuiamo a sperare”.
In realtà un caso c’è: è morto per coronavirus l’uomo di 80 anni originario di Sortino ricoverato da qualche giorno all’ospedale di Augusta, in provincia di Siracusa. L’uomo è giunto in ospedale per un ictus e la causa primaria della morte sarebbe una insufficienza cardiaca. I medici hanno eseguito il tampone in via precauzionale.
“Stiamo predisponendo anche nuovi posti letto: ne abbiamo già pronti 200, in aggiunta ai 411 di cui già disponiamo” ha detto Musumeci, con una previsione addirittura più ottimistica rispetto a quella dell’assessore Razza, che aveva parlato di 110 posti di terapia intensiva, forse 150. “Domani – prosegue il governatore – si riunirà la giunta di governo alla quale spero di partecipare anche in video conferenza per chiedere alle cliniche private di dare il loro apporto, già c’è stata disponibilità, e alle Università abbiamo chiesto di immettere in servizio gli specializzandi”.