È il matrimonio che vale quanto il reddito di cittadinanza, l’incoronazione dell’isola dimenticata a volte dal cielo, ma per un pomeriggio al centro del mondo. È dunque non basteranno gli esposti del Codacons e neppure le interrogazioni che il palermitano Michele Anzaldi ha promesso di lanciare al posto dei confetti e del riso bianco. Ci fa sentire reali, altro che Gattopardi!, questo “Ferragnez Wedding” il matrimonio che fa il verso a quello dei Windsor anche se con i tatuaggi di Fedez al posto dei guanti del calvo principe William e con le sorelle di Chiara Ferragni che, c’è da scommettere, si contenderanno il ruolo di Pippa. Da quando la coppia più seguita dai social ha annunciato il proprio matrimonio a Noto – che grazie a questo evento ci accorgiamo essere davvero rinata con la sua cattedrale oggi robusta al contrario delle chiese di Roma che collassano – anche la Sicilia ha beneficiato del retweet, si è aggrappata al velo bianco di Chiara per scordarsi delle solite angustie, per allontanare la malinconia che si porta l’estate quando si conclude e il turismo si esaurisce.
Ci volevano insomma queste nozze per mobilitare l’Alitalia, gli aeroporti, riempire una valle anche grazie agli invitati che i due hanno trasportato addirittura con voli charter. Pure Il Sole 24 Ore ha dovuto lasciare per alcune ore le vicissitudini del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, per concentrarsi su Alessandra Grillo, la donna a cui si deve l’organizzazione del matrimonio. È il primo evento felice in questi mesi di tragedie e di spread (che torna a salire e preoccupare). Noto infatti si è svegliata assediata e il suo palazzo Ducezio è stato raccontato nelle architetture e negli angoli più segreti. Che dire dei giornalisti che hanno animato la città come una carovana di simpatici saltimbanchi? Pensateci, non poteva che celebrarsi in Sicilia questo matrimonio del nostro tempo, qui dove il cinema era “Divorzio all’Italiana”, “Sedotta e abbandonata”, e quindi “L’avventura”. Che direbbe il nostro Gesualdo Bufalino.
Davvero il costume è cambiato. Anzi. Noto è più avanti di Milano dove le sue coppie di fatto sono registrate dal sindaco Giuseppe Sala. Qui, il piccolo Leoncino è già figlio di tutti indiscriminatamente e l’iscrizione all’anagrafe è avvenuta su Instagram prima ancora che al comune. Tutti gli occhi sono in sù, cercano il balcone, la stanza di Chiara che è venerata quanto la madonna, come le sante lo sono sui loro fercoli. Insomma, questo matrimonio fa saltare sacro e profano, modernità e antico, il torrone di Avola si mescola con l’abito firmato da Dior, il barocco viene rilanciato con la connessione 4G e fa storcere il naso agli uomini di intelletto che però, in segreto, sbirciano l’account di Fedez. Non perda tempo il governatore Nello Musumeci. Prima che ci venga tolta l’autonomia , siamo in tempo per proclamare una nuova forma di governo. Se Casaleggio vuole superare la democrazia, noi possiamo rispondere con la monarchia. I Ferragnez al posto dei viceré.