Un’assemblea partecipata, un momento di svolta, una trasformazione che segna un nuovo capitolo per Cateno De Luca. Di fronte circa duemila partecipanti giunti da tutta la Sicilia per l’evento di Sud Chiama Nord al San Paolo Palace di Palermo, De Luca ha annunciato la sua metamorfosi politica, lasciando il ruolo di segretario nazionale del partito per dedicarsi a un nuovo percorso. “Oggi – ha detto De Luca – segno una svolta nel mio percorso politico: esco di scena come segretario nazionale di Sud Chiama Nord. Lascio la guida a Danilo Lo Giudice e Laura Castelli, che continueranno il cammino che abbiamo tracciato insieme. Non è un addio, ma una trasformazione. Perché io non smetto di fare politica, anzi, voglio dedicare il mio tempo a ciò che conta davvero: portare nei palazzi della politica la concretezza dell’amministrazione.”
De Luca ha annunciato che il 18 marzo verrà presentato “Ti Amo Sicilia”, un progetto che rappresenta il cuore della sua nuova visione politica. “La Sicilia ha bisogno di un piano di rinascita, di una visione chiara che la renda il baricentro del Mediterraneo. Noi siamo e resteremo all’opposizione di questo governo di centrodestra, senza ambiguità e senza giochi di palazzo. Ma ai cosiddetti progressisti dico: se davvero volete costruire un’alternativa, servono idee e metodo, non proclami e congiure di palazzo. Noi non siamo mercanti nel tempio, il nostro padrone è il popolo e solo a lui rispondiamo.”
De Luca ha ribadito che il suo obiettivo non è più la conquista di ruoli politici, ma la realizzazione di progetti concreti, mettendo a disposizione la sua esperienza amministrativa per costruire un nuovo modello di governo per la Sicilia. “La mia metamorfosi è questa: da amministratore a stratega, da lupo solitario a costruttore di alleanze per amore della Sicilia. Voglio essere architetto e costruttore di un futuro che vada oltre le logiche di potere. La mia sfida è trasformare la politica in azione concreta.”
De Luca ha parlato di fronte a un’ampia platea, di cui facevano parte i segretari dei partiti della maggioranza (tra cui il forzista Caruso e il leghista Germanà), ma anche alcuni oppositori come il Cinque Stelle Nuccio Di Paola: “Sia chiaro: fino alla fine della legislatura restiamo un partito di opposizione. Per collaborare, non serve essere politicamente organici. Io — ha aggiunto Scateno — resto un lupo solitario. Ma come il lupo di Gubbio: San Francesco poteva ignorare il lupo, sarebbe comunque rimasto un santo. Anche Schifani ha scelto di non ignorarmi. E dire che l’ho anche definito un ologramma”.