“Tu non rispondi più al telefono e appendi al filo ogni speranza mia… “, cantava Laura Pausini. Giorgia Meloni potrebbe intonare lo stesso struggente ritornello. A Palazzo Chigi e alla Farnesina c’è grande fermento. Attesa trepidante. Si lavora, pancia a terra e telefoni bollenti, per ottenere da Donald Trump una convocazione a Washington della premier nel weekend o la prossima settimana. Il motivo dell’urgenza: dare nelle prossime ore l’annuncio del primo bilaterale ufficiale tra Meloni e il presidente americano. L’obiettivo: permettere alla premier di affrontare con più forza la trattativa con Matteo Salvini sulla risoluzione da votare in Parlamento mercoledì. Quella su cui la maggioranza, lacerata sul fronte estero, si è avvitata. E poi consentirle di andare al Consiglio europeo di giovedì e venerdì con la patente di “pontiera” tra Unione europea e Stati Uniti. Ambizione e ruolo fin qui rimasti solo sulla carta. Continua su Huffington Post