Maxi stangata della Corte dei conti per la nomina (e la conferma) di Patrizia Monterosso a segretario generale della Regione. Condanne per i due ex presidenti della Regione Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta e per diversi assessori delle loro giunte. Crocetta è stato condannato al pagamento di 106mila euro, gli assessori Vania Contrafatto, Mariella Lo Bello, Giovanni Pistorio, Bruno Marziano, Baldo Gucciardi, Luisa Lantieri al pagamento di 17.750 euro ciascuno. Lombardo, invece, è stato condannato al pagamento di 52mila euro, gli ex assessori Alessandro Aricò, Accursio Gallo, Giuseppe Spampinato, Marco Venturi, Daniele Tranchida, Amleto Trigilio (quest’ultimo si era insediato quel giorno) al pagamento di 8.689 euro a testa.
Il danno per parte delle spettanze erogate alla burocrate (fino all’autunno 2013) relative al mandato deciso dalla giunta di Lombardo è prescritto. I condannati dovranno anche pagare le spese legali. Così ha deciso la sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione siciliana con sentenza di primo grado. Le posizioni dei condannati sono state ritenute dai giudici contabili almeno “gravemente colpose”, per avere conferito l’incarico di vertice della burocrazia regionale a un esterno. Secondo la Corte, infatti, “la porta che conduce alla ricerca del soggetto a cui affidare l’incarico di segretario generale all’esterno della pubblica amministrazione non si è regolarmente aperta, ma è stata forzata”. I giudici si sono soffermati sugli incarichi conferiti a Monterosso nel 2012 e nel 2016, ritenendoli spese contrarie alla legge, perché non sarebbero state seguite correttamente le procedure che richiedono di cercare prima all’interno dell’amministrazione la figura dirigenziale.