L’irriformabilità della giustizia è stata spiegata magnificamente in un’intervista concessa pochi giorni fa al Fatto quotidiano da Nino Di Matteo, celebre magistrato antimafia ora al Csm. È un’intervista lunga, dettagliata, nella quale Di Matteo affronta con sapienza ogni minuzia della riforma e la affronta e la rivolta e la giudica, ma l’irriformabilità della giustizia è stabilita e definitivamente già nelle prime righe, quando Di Matteo dichiara la riforma ispirata a “una voglia di vendetta nei confronti di quella parte della magistratura che è stata capace di portare a processo la politica, la grande finanza, le grandi deviazioni dello Stato”. Continua sull’Huffington Post