Dopo aver tessuto pubblicamente le lodi di Roberto Lagalla, dell’Udc, Gianfranco Micciché ha scelto Francesco Cascio (l’ex presidente dell’Ars) come candidato di bandiera di Forza Italia. L’annuncio è arrivato sabato pomeriggio nel corso dell’incontro di palazzo Reale con la senatrice Licia Ronzulli ed è stato accolto con soddisfazione dall’intero gruppo, compresi i dissidenti Schifani e Falcone (quest’ultimo non presente alla riunione). All’interno della coalizione regna l’abbondanza: Fratelli d’Italia, già domani, dovrebbe suggellare la scelta di Carolina Varchi, gli Autonomisti offrono Totò Lentini, mentre la Lega ha individuato Francesco Scoma. Il tentativo di fare sintesi trova un impedimento nel doppio impegno elettorale: decidere il candidato a sindaco di Palermo – nella lettura di quasi tutti i partiti – implica una decisione anche sulla futura scelta alla Regione. Per cui non è da escludere che al primo turno il centrodestra si ritrovi spaccato, per poi tentare la mediazione in vista del possibile ballottaggio. Possibile, ma non scontato.
Paolo Mandarà
in Il sabato del villaggio
La scrematura di Micciché porta a Cascio
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