La riforma sui rifiuti porta due firme eccellenti: quelle di Alberto Pierobon, assessore all’Energia, e di Nello Musumeci, presidente della Regione. I dubbi posti da un pezzo della maggioranza sulla copertura finanziaria della riforma, che dovrebbe essere discussa entro un paio di settimane a Sala d’Ercole, fin qui non ha fatto registrare reazioni da parte dello stesso Pierobon, che però va ripetendo da giorni come il nuovo disegno di legge non possa regolare i vecchi rapporti, cioè i debiti, fra Ato e Comuni. L’assessore all’Energia, piuttosto, ha già escluso che i costi del personale aumenteranno rispetto agli attuali, perché ogni attuale dipendente transiterebbe dalle Srr ai nuovi Ato provinciale mantenendo il medesimo contratto e stipendio: “Nessuno degli attuali 11 mila lavoratori del settore dell’igiene urbana – aveva detto l’assessore qualche giorno fa – perderà il posto”. Sul tema, qualche giorno fa, Pierobon ha riunito i rappresentanti di Ato, Srr e sindacati per fare il punto. Da parte di questi ultimi è arrivata la richiesta di costituire un bacino in cui iscrivere i precari del settore, compresi coloro che hanno perso il posto negli ultimi anni. Un passaggio necessario che – però – farebbe lievitare ulteriormente i costi a carico della Regione.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
La legge di Pierobon in un vicolo cieco
alberto pierobonarsnello musumeci
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