“Vogliamo imprimere una accelerazione e una spinta all’amministrazione regionale”. E fin qui nulla di nuovo. Ma il senatore Stefano Candiani, che sabato scorso l’assemblea del partito ha eletto segretario regionale per i prossimi tre anni, stavolta è pronto al grande salto. E a “Repubblica”, che gli chiede dell’ingresso della Lega nella giunta regionale, risponde che sì, è giunto il momento: “Abbiamo fatto delle riflessioni con il governatore Musumeci, perché mi sembra giusto condividere un metodo: chi si prende una responsabilità nella giunta della Regione deve essere anche garantito nel fatto che la linea di comando sia autonoma”. Pieni potere, quindi. Non basta un assessore, ma anche l’ufficio di gabinetto deve avere il “marchio” del Carroccio: “L’assessore deve essere in grado di esercitare la propria funzione di comando. Lo staff dell’assessore e il dirigente generale devono avere la nostra fiducia e devono essere condivisi”. La delega che i leghisti hanno scelto – e anche qui le voci trovano conferma – è l’Agricoltura. “Abbiamo da sempre una grande esperienza nel settore e su questo fronte lavoriamo in tutte le regioni – ha detto Candiani – E’ questa la delega sulla quale possiamo esprimere il meglio per la Sicilia, ma su questo lascio al presidente e alle forze politiche la scelta di condividere quella che per noi è una opportunità di fare bene”.