Per natura terzisti, cioè incapaci di comprendere le ragioni del potere e dello stato anche quando vogliono distinguersi dalle sragioni del becerismo militante in nome del popolo, gli intellettuali europei e occidentali cominciano a provare una certa, per dirla in modo spicciativo, “strizza”. Non hanno voluto capire la guerra in Iraq o la linea di Hillary Clinton, e si ritrovano con il ritiro dalla Siria e dall’Afghanistan, e l’attivismo dell’Iran prenucleare ai confini di Israele, con pasdaran e truppe scelte… L’articolo completo su ilfoglio.it