Qualche settimana fa, e dopo una valanga di ricorsi, la Regione era riuscita a sbloccare l’Avviso 8 della Formazione professionale, garantendo un investimento da 136 milioni per avviare i corsi rimasti in sospeso nel 2015 (il bando fu stato pubblicato da Crocetta). Ma adesso, all’orizzonte, si profila un altro stop. Parte di quei soldi (almeno 30 milioni) rischiano di rimanere nei cassetti. Gli enti accreditati, infatti, stanno facendo una gran fatica a trovare allievi interessati. Sono trascorsi cinque anni, d’altronde, e non tutti hanno conservato intatta la voglia e la disponibilità di “formarsi” (nonostante una retribuzione di 4 euro al giorno). Gli enti più grossi pertanto non riusciranno a investire l’intero budget a propria disposizione e questo rappresenta un problema, come ha spiegato al Giornale di Sicilia Gabriele Leanza, che guida l’associazione di Enti forma: “Effettivamente siamo di fronte a un problema enorme, ma stiamo provando a reagire. La difficoltà a trovare gli alunni nasce dal fatto che i corsi finanziati adesso erano stati progettati nel 2015 e allora, prima dei ricorsi al Tar, erano stati anche trovati gli allievi. Ma a distanza di 5 anni moltissimi non sono più interessati. Però ci sono ancora 30 giorni per rimediare”.

La Regione potrebbe decidere di riversare le somme risparmiate su altri corsi, al momento più richiesti: come gli Ifp, che sostituiscono le scuole superiori e assegnano una sorta minidiploma; o gli Its, simili a scuole di specializzazione che mettono insieme istituti superiori, imprese ed enti gestori dei corsi. Ma vanno forte anche quelli dedicati agli operatori sanitari o socio-assistenziali. L’assessore Lagalla ci pensa. Dal momento della pubblicazione in Gazzetta ufficiale della graduatoria, attesa a breve, ci saranno trenta giorni di tempo per capire che fine faranno i soldi, e quanti ne verranno utilizzati davvero. Poi tutto verrà rimesso in discussione e anche per gli enti accreditati più recenti, che hanno “osato” sfidare quelli storici, potrebbero aprirsi dei varchi. “Noi siamo convinti che gli enti storici, con strutture elefantiache, non saranno in grado di attivare corsi per finanziamenti che a volte valgono anche 13 milioni – commenta al Gds Joseph Zambito, che guida l’associazione di enti Anfop -. Dunque se la graduatoria scorrerà verso il basso, noi siamo pronti. E siamo anche certi di trovare gli allievi”. La vecchia formazione contro la nuova: chi l’avrà vinta?