Sulla Finanziaria dei miracoli, da partorire possibilmente a cavallo fra Natale e Capodanno, arriva l’altolà di Gaetano Galvagno, presidente dell’Ars: “Credo che non ci siano i tempi tecnici per il via libera entro il 31 dicembre – ha detto a Repubblica – Anziché forzare le procedure si potrebbe pensare di avere un esercizio provvisorio di un mese. Questo è l’augurio: dobbiamo metterci nei panni delle imprese che aspettano”. L’opzione b) prende forma nonostante venerdì sera, in giunta, si siano buttate le basi per una manovra snella, composta da una quindicina di articoli, che darà sostegno ai comuni. Ma nelle prossime ore, se arriverà il via libera del parlamento, potrebbero comparire 200 milioni a titolo di compensazione per la compartecipazione alla spesa sanitaria (l’emendamento è stato presentato in commissione Bilancio alla Camera). Duecento, anziché i seicento richiesti da Schifani.
Ad ogni modo, non sembra esserci abbastanza tempo per esaurire entro il 31 dicembre tutti i passaggi utili: dall’approvazione in giunta alla trasmissione all’Ars, compresi i passaggi di rito nelle commissioni di merito e in commissione Bilancio. E infine a Sala d’Ercole, dove il testo sarà emendato. Per questo l’ipotesi più accreditata è il ricorso all’esercizio provvisorio – la via maestra indicata settimane addietro da Cateno De Luca – e darsi appuntamento a gennaio. Per altro Galvagno l’ha ribadito lunedì mattina durante lo scambio d’auguri coi giornalisti: “Ci sarà un invito da parte dei capigruppo nel voler fare un esercizio provvisorio di massimo uno-due mesi e allo stesso tempo lavorare sia con le commissioni di merito, con la commissione Bilancio e poi con l’Aula. C’è un’intesa a non voler fare un esercizio provvisorio al 30 aprile che metterebbe in ginocchio le imprese e i siciliani ma dobbiamo fare le cose con i giusti tempi per analizzare il testo e poterlo migliorare”.
Da Salvini la conferma: 200 milioni per il bilancio della Regione
“La Sicilia riceverà 200 milioni fondamentali per il bilancio. Una scelta che conferma la grande attenzione della Lega per le esigenze dei territori”. Lo dice il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, annunciando un paio di misure per l’economia dell’Isola. Una riguarda Lampedusa: “La gestione degli sbarchi – sostiene Salvini – incide drammaticamente sul bilancio del Comune di Lampedusa: grazie all’impegno della Lega è stato approvato l’emendamento nel cosiddetto “Aiuti Quater” che garantisce una semplificazione amministrativa e che garantirà più personale al Comune. Le buone notizie non finiscono qui: nella Legge di Bilancio saranno garantiti 850 mila euro. Si tratta delle risorse necessarie per compensare – almeno economicamente – le ricadute dell’Hot Spot sull’amministrazione comunale”.
Apprezzamento da parte di Schifani: “Bene i 200 milioni relativi all’accordo firmato da me col ministro Giorgetti in ordine alla transazione di un maggior credito della mia Regione nei confronti dello Stato. Ma adesso – ha aggiunto il presidente della Regione – occorre urgentemente una norma molto nota al governo, e sulla quale mi sono intrattenuto a lungo con quest’ultimo più volte, unitamente ad assessori della mia giunta di altri partiti, una norma che rimuova gli effetti della inopinata sospensione del giudizio del consuntivo 2020 da parte della Corte dei Conti che ha impugnato davanti la Corte costituzionale un provvedimento legislativo a firma Conte-Mattarella. Quest’ultimo autorizzava la spalmatura del disavanzo ereditato nel 2018 dal governo Crocetta in dieci anni. Una norma rispettata dal predetto organo contabile nel corso del precedente anno, ed inaspettatamente contestata l’anno successivo con la conseguente paralisi del bilancio regionale siciliano”.
“Un conflitto di poteri senza precedenti tra due organi dello Stato, e cioè Corte dei Conti e governo nazionale, – conclude il governatore – in cui parte lesa è la Regione da me guidata da soli due mesi. Confidiamo che il governo nazionale farà chiarezza legislativa su questo increscioso episodio, al fine di evitare conseguenze disastrose sulle finanze di una incolpevole Regione che sta sistematicamente sforzandosi di assicurare continuità di buon governo ai siciliani”.