La Finanziaria d’emergenza alla prova di Sala d’Ercole

Un momento di colloquio fitto tra il presidente della Regione Nello Musumeci e il presidente dell'Ars, Gianfranco Micciché

Corsa contro il tempo per la Finanziaria. Le leggi di Bilancio e di Stabilità saranno incardinate oggi dal presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, poi ci sarà una breve finestra per gli emendamenti e soltanto martedì pomeriggio, a 48 ore dalla deadline del 30 aprile, si comincerà a discutere a Sala d’Ercole. Per ovviare all’incertezza delle risorse “spendibili” (in prevalenza fondi comunitari già impegnati), la commissione presieduta da Riccardo Savona ha accolto la proposta dell’Udc, proveniente dall’onorevole Danilo Lo Giudice, di considerare i fondi extra-regionali della prossima programmazione 2021-2027. “Siamo soddisfatti – dichiara Lo Giudice – che il Governo abbia preso in considerazione la proposta di estendere le eventuali coperture mancanti, sia per ciò che concerne gli interventi in itinere sia per ciò che riguarda le necessità dell’emergenza Covid, anche sulla programmazione futura”.

Soddisfazione da parte di Forza Italia per le misure di carattere generale contenute nel documento, a tutela delle fasce più deboli e delle imprese, così come per le iniziative specifiche introdotte per merito del Gruppo parlamentare. “Le proposte di Forza Italia sono state tutte accolte. Abbiamo chiesto e attenuto che i fondi per l’agricoltura e per le imprese agricole, passassero da un contributo di 20 milioni a 50 milioni milioni di euro. Abbiamo chiesto e ottenuto che si assegnassero 20 milioni di euro al settore del florovivaismo. Abbiamo chiesto e ottenuto che al settore della pesca venissero assegnati non 10 milioni – come previsto originariamente nella Manovra – ma 20 milioni di euro. Abbiamo mantenuto l’impegno assunto con i sindaci e l’ordine dei commercialisti di Sicilia. Ci sarà la riprogrammazione dei fondi POC per imprese e famiglie, fermo restando che non saranno toccati i finanziamenti già in essere, oltre che le dotazioni finanziarie per le imprese le cui graduatorie sono già state pubblicate”. A riferirlo è il Capogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Tommaso Calderone.

“Altra iniziativa promossa esclusivamente da Forza Italia – continua il parlamentare – è il bonus facciata, con il quale abbiamo ottenuto che 50 milioni di euro fossero destinati a tutti i cittadini siciliani che vogliono ristrutturare le facciate delle proprie abitazioni, con un contributo individuale pari a 5 mila euro. Un passo importante per rimettere in moto la piccola edilizia, grazie all’effetto moltiplicatore che farà da volano per l’economia locale. Altra conquista di Forza Italia riguarda il mondo del lavoro: per le prime assunzioni, i contributi da versare all’INPS non li pagherà il datore di lavoro bensì la Regione”.

Anche Italia Viva, con Luca Sammartino, saluta alcuni provvedimenti: “Per la formazione professionale – spiega il deputato etneo – previsti 15 milioni per gli arretrati del “Fondo di garanzia” del personale del comparto ed altri 13 milioni per aggiornare gli operatori “storici” non occupati. Alle scuole statali e paritarie e agli enti di formazione destinati 25 milioni per acquistare attrezzature, programmi e pacchetti di traffico internet per la didattica online”. “Grazie a 25 milioni – continua Sammartino – si potrà studiare in sicurezza adeguando i locali di scuole, università ed enti di formazione, garantendo il distanziamento ed i DPI. Stanziati anche 20 milioni per contrastare la dispersione scolastica”.

Inoltre, sarà garantito il diritto allo studio con 8 milioni in più per le borse di studio ERSU agli universitari “idonei non assegnatari”, mentre i fuorisede avranno un contributo forfettario di 500 euro per tutti gli universitari in affitto iscritti agli atenei, conservatori ed accademie della Sicilia. Per la specializzazione dei medici destinati 5 milioni in più per le borse di studio e 3 milioni per nuove borse a sostegno dei dottorandi siciliani. “Sono previste esenzione dalle tasse, per il prossimo anno accademico, per gli studenti che rientrano o si trasferiscono negli atenei siciliani”, conclude Sammartino.

E’ stata approvato , inoltre, una norma proposta dal capogruppo PD Giuseppe Lupo e dai parlamentari regionali Giuseppe Arancio, Baldo Gucciardi, Anthony Barbagallo, Michele Catanzaro, Antonello Cracolici, Franco De Domenico e Nello Dipasquale, che consente di utilizzare i 100 milioni stanziati per l’emergenza alimentare attraverso i Comuni, anche per il pagamento delle utenze domestiche come luce e gas, per i canoni di locazione, nonché per l’attivazione di Cantieri di servizio. Sempre su proposta dei deputati del Partito Democratico è stata approvata una norma destinata alle famiglie con reddito non superiore a 40 mila euro: per loro sarà possibile l’abbattimento degli interessi per prestiti al consumo per un importo massimo di 15 mila euro. Venti milioni in più vanno alla pesca grazie ad un emendamento promosso dal M5S all’Ars. Grazie all’emendamento, sposato dalla commissione Bilancio, che ha avallato la causa, il fondo di solidarietà passa dagli iniziali 10 milioni di euro di dotazione a 30. Di questi, 10 milioni saranno destinati alla pesca artigianale e alle imprese autonome di piccola pesca

Nei giorni scorsi era stata approvata l’esenzione dei canoni demaniali per il 2020 (anziché la sospensione) e una riduzione del 50% a valere sul 2021 per i tremila concessionari siciliani. La norma, proposta da Caronia (Lega) e Pullara (Popolari e Autonomisti), è passata all’unanimità, col plauso di Italia Viva. Varato, inoltre, un emendamento presentato dalla deputata regionale del M5S e vice presidente dell’Ars, Angela Foti, che prevede la semplificazione amministrativa per le modifiche strutturali nei lidi balneari con lo scopo di aumentare sicurezza e distanze. Il Pd invece ha ottenuto la sospensione fino al novembre 2020 del pagamento dei canoni irrigui ai Consorzi di bonifica relativi al periodo 2013/2019. La Commissione, inoltre, ha votato compatta un emendamento che prevede l’esenzione dal pagamento del bollo auto per il 2020 per le auto di piccola cilindrata possedute da famiglie a basso reddito. In particolare, la norma prevede che non sia dovuto il bollo per le vetture di cilindrata fino a 1.400 cv per le famiglie con reddito inferiore ai 15.000 euro annui.

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