Consegnare i capolavori dell’arte all’infinito, immuni al tempo, alle mutazioni climatiche, a guerre, terremoti, alluvioni, rendendoli fruibili ovunque l’uomo potrà insediarsi nel futuro. Protetti dalla memoria. Un tempo esistevano gli schizzi a mano libera, poi vennero le prime fotografie, poi si passa allo smartphone: tutti mezzi per fissare nella memoria l’immagine dell’opera d’arte. Oggi un nuovo sistema si affida alla tecnologia e all’innovazione per rendere i capolavori invincibili. Fondazione Federico II e Forma Rei Onlus lavorano insieme per offrire un’esperienza immersiva, altamente divulgativa, per comprendere dal vivo gli effetti e il valore della digitalizzazione delle opere d’arte scultorea e il processo di creazione della loro “identità digitale”. E quale miglior modo se non provando di persona? Nasce così μετα Experience, un nuovo spazio a Palazzo Reale dove si assisterà al processo di digitalizzazione dell’Ottaviano Augusto per poi immergersi in un’Infinity Room, anticamera della digitalizzazione degli stessi visitatori. Scopriranno così come avviene la creazione dell’identità digitale dell’opera scultorea, diventando essi stessi opera d’arte immateriale e portando a casa il risultato di questo processo.
Il progetto è sostenuto da INVITALIA tramite la linea “Cultura Crea”. Ogni visitatore entrerà nell’Infinity Room e si ritroverà in un gioco morbido, un rompicapo immersivo di immagini, un’unica opera ripetuta all’infinito per perdersi in una dimensione senza spazio, né tempo. Introduzione alla seconda stanza, nella quale un sistema di scansione 3D di ultimissima generazione digitalizzerà il corpo del visitatore in 6 secondi per far nascere subito dopo la singola identità digitale che potrà essere utilizzata come avatar per accedere al Metaverso o come riproduzione digitale che fissi la memoria del proprio volto da giovane, o ancora, come busto in materiale ecosostenibile con stampanti 3D altamente tecnologiche.
Il processo di digitalizzazione delle opere d’arte è esattamente lo stesso e due esempi eccezionali attendono nella sala seguente: il Giovinetto di Mozia in una “veste” pop, ecosostenibile, imponente, che introduce alla straordinaria riproduzione in clone ARTFICIAL del Satiro Danzante di Mazara del Vallo, sospeso come a librarsi in volo. Sarà possibile osservarlo nei minimi particolari, una scoperta per chi non lo ha mai visto dal vivo, una riscoperta per chi lo ricorda, uno stimolo ulteriore per recarsi a visitarlo. E a far da introduzione, un testimone importante: la testa di Ottaviano Augusto, il più bel ritratto marmoreo mai rinvenuto in Sicilia del primo imperatore, che dopo 84 anni dal ritrovamento è rientrato nella sua Centuripe, dopo essere stato custodito a lungo al Museo “Paolo Orsi” di Siracusa. Un prestito eccezionale da parte del Museo Regionale di Centuripe (ParcoArcheologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci), grazie alla partnership con l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Sarà solo la prima di una lunga serie di opere d’arte che sono state digitalizzate e che giungeranno dai musei di tutta la Sicilia e da collezioni private e pubbliche, alternandosi come “padroni di casa” nella μετα Experience.
La tecnologia al servizio dell’arte dunque, un ulteriore step progettuale nella gestione culturale di Palazzo Reale da parte della Fondazione Federico II che, nell’ultimo quinquennio, ha completamente rivoluzionato l’esperienza abituale del visitatore. In questo caso entra in sinergia con Forma Rei Onlus, giovane associazione nata con lo scopo di divulgare e promuovere il valore della digitalizzazione dei Beni Culturali, che attinge all’esperienza di innovazione tecnologica della startup ARTFICIAL che ha digitalizzato negli ultimi anni oltreduemila opere d’arte, creando un vero Spotify dell’arte scultorea internazionale. L’idea è semplicissima: applicare ai visitatori lo stesso processo di digitalizzazione dei beni culturali per farne comprendere il valore e le implicazioni future. Facile, intuitivo, immediato. Le collaborazioni saranno estese di volta in volta a istituzioni museali, gallerie d’arte e anche collezionisti regionali e nazionali, che vorranno esporre le opere all’interno di spazio μετα a Palazzo Reale, dove ogni anno transita quasi un milione di visitatori.
Info su www.formarei.org
μετα Experience PALERMO