Giorgia Meloni ha appena riportato a casa Cecilia Sala, sequestrata dal regime iraniano, e il mondo le dà atto di avere compiuto un capolavoro di politica e diplomazia. E’ naturale che il suo popolo vada in delirio e che i suoi elettori la portino in trionfo. Eppure suggerirei ai patrioti siciliani di mostrarsi cauti, di non eccedere con la glorificazione. Finirebbero per rendere evidente l’enorme distanza che passa tra le eccellenti qualità della premier e la deprimente modestia della classe dirigente che Fratelli d’Italia esprime qui, dalle nostre parti. Il partito della Meloni non ha una politica regionale degna di questo nome e, soprattutto, non riesce a discostarsi dall’ossessione per il turismo. Ha partorito un cacicco: quel Manlio Messina che s’è inventato SeeSicily e altri sprechi, ma non ha un segretario regionale. Ne ha due. Che si annullano a vicenda.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La distanza che c’è tra Giorgia e il Balilla
giorgia melonimanlio messina
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