Mai si era visto, sulla presidenza del Senato, che una maggioranza si spaccasse in modo così traumatico. Addirittura con una sua componente che, come primo atto della legislatura, non partecipa al voto: non una scheda bianca, ma un Aventino sul Senato. E i franchi tiratori dell’opposizione – una ventina, un decimo del Senato – che la salvano regalando un imprevedibile successo a Giorgia Meloni. A maggior ragione in un’elezione ad alto valore politico e simbolico, carica di significati storici e culturali.
Diciamolo: game over, da oggi l’evocazione, variamente declinata, del fascismo perde qualunque ancoraggio con la realtà e diventa inservibile, perché soffocata nelle miserie di un inspiegabile tatticismo parlamentare. Continua sull’Huffington Post