Attese, telefonate, incontri, appostamenti alle macchinette del caffè nei corridoi e pranzi in gran riservatezza con l’abbronzatura ancora addosso, da Vanni o nel nuovo scintillante Achilli Caffè, nato dalle ceneri di Settembrini. A Viale Mazzini va in scena il dramma di fine estate della “Rai del cambiamento”. Si entra in una terra di nessuno, ogni giorno è un giorno nuovo. Il Capitano è uscito di scena, le distanze fra Pd e Cinque Stelle non sono insormontabili, cadono i veti, si sciolgono le riserve… L’articolo completo su ilfoglio.it