Una risata avrebbe dovuto seppellirli e invece non solo godono di ottima salute ma aumentano i loro consensi. Sono quei politici, quei capi di Stato e di governo in salsa populista, onorevoli, senatori, consiglieri regionali, che vengono dalla strada o dal Nulla: niente scuole, nessun libro, tanta ignoranza, molta arroganza, nessuna vergogna. Le sparano così grosse che si stenta ormai a credere alla loro veridicità.
Ma sono vere, verissime le castronerie che dicono e per le quali non provano alcun imbarazzo. L’ultima in ordine di tempo arriva dal Palazzo di Vetro e a sganasciarsi dalle risate sono stati, in seduta plenaria, i rappresentanti di tutte le nazioni del pianeta dinnanzi all’uscita dell’uomo più potente del mondo, Donald Trump, che aveva appena finito di dire ‘io sono meglio di chiunque altro nella storia degli Stati Uniti d’America. Ho fatto più di ogni altro governo’. E non è che dalle nostre parti le cose vadano meglio: il vicepresidente del Consiglio, capo politico del M5S, colleziona errori grammaticali, sviste geografiche e gaffe. Per i congiuntivi sbagliati ha una predilezione, ma anche in geografia non è da meno se è vero che ha spostato in un attimo la città di Matera dalla Basilicata alla Puglia senza avvisare i residenti, per attraversare poi l’Oceano Atlantico, in tempo utile per confondere il Venezuela con il Cile al quale ha assegnato d’ufficio il sanguinario dittatore Pinochet.
E che dire della ‘lobby dei malati di cancro’ che a suo dire condizionerebbe la politica sanitaria nazionale? Cose da ridere o da piangere. A scelta. Una ignoranza esibita, ostentata con orgoglio, scritta nei post sui social media o recitata davanti ad un qualsivoglia microfono. Il narcisismo che vince a mani basse sulla decenza. Ieri sera, ad esempio, il nostro Luigi di Maio ha dichiarato a Porta a Porta, salotto tv di Bruno Vespa, che ‘con il reddito e la pensione di cittadinanza verrà abolita la povertà in Italia’. Roba da far impallidire Gesù Cristo, Mao, Marx, Che Guevara in ordine sparso. Programmi ambiziosi, progetti rivoluzionari, obiettivi planetari che non hanno confini come la loro cialtroneria.
E’ d’altra parte, perché mai dovrebbero cambiare registro? Sono arrivati al potere promettendo l’impossibile, turlupinando i cittadini, non avendo alcuna cognizione di economia, di diritto, di storia, di politica, snocciolando programmi sgrammaticati e illogici, da ignoranti allo stato puro. Ma non si tratta solo di mancanza di competenze – e detta così sembrerebbe quasi un eufemismo – ma della assenza delle più elementari nozioni di cultura generale oltre che di buonsenso.
Un fenomeno presente in politica a tutte le latitudini se è vero come è vero che solo due anni fa fece il suo ingresso all’Assemblea regionale siciliana il deputato Alfio Barbagallo, colui che si sentiva ‘come un piccolo uomo in un grande laghetto con grandi e tante mano amiche che mi faranno fare questo percorso… Io vengo di mala sanità, tanti anni fa mi è rimasto un ago addosso, che ho ancora’. E chissà se glielo hanno poi tolto questo ago. E del vicepresidente del Senato in quota M5S non vogliamo parlare? Paola Taverna si è distinta per ingiurie e offese truculente all’indirizzo di tutti i parlamentari, ed è diventata famosa per la sua lotta contro i vaccini con questo eloquio “i centri vaccinali similabili a quelli dove si fanno i marchi pe ‘e bestie!”.
Ma il campionario delle bestialità dei parlamentari è ampio: “Non si tratta di fare guerre, con gli elicotteri (i caccia bombardieri F35) si spengono incendi, si trasportano malati, si salvano vite umane” declamava Francesco Boccia, deputato Pd. Davide Tripiedi (M5S) poi in Aula, assicurava i colleghi con il suo ‘sarò breve e circonciso’, e la compagna di partito, Roberta Lombardi, si stupiva ‘ma dove c’è scritto che il presidente della Repubblica deve avere una certa età?’, per finire con Antonio Di Pietro, sì proprio quello di Mani Pulite che non è da meno: ‘Non c’è niente di peggio che il cieco che non vuole vedere’.
“La fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà!” era lo slogan anarchico attribuito a Michail Bakunin e che imperversava nell’Ottocento, ma oggi sembra che la fantasia sia al potere e che l’ignoranza diffusa ed esibita dalla classe dirigente li renda più vivi e vegeti che mai. Vuoi vedere che Tom Hanks aveva ragione? ‘Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare denaro o conquistare il potere diffondendo ignoranza o, in qualche caso, stupidità’.