“Ringrazio il Partito Democratico per la nuova proposta di candidatura e per le manifestazioni di sostegno e fiducia che mi sono state rivolte sia dalla Direzione regionale che dai vertici nazionali. L’uscita del MoVimento 5 Stelle dal Campo progressista ha stravolto lo scenario, azzerando di fatto lo schema delineato con le primarie di coalizione, ma questo non preclude l’apertura di un nuovo corso. Non volterò le spalle agli elettori, quelli che hanno votato alle primarie e anche i tantissimi altri che sono pronti a sostenermi riponendo, di questo sono certa, precise aspettative nella mia storia, dandomi una consegna di responsabilità della quale, nel mio ruolo guida, intendo essere garante”.
A dirlo è Caterina Chinnici accogliendo la nuova proposta avanzata dai vertici del PD per la sua candidatura alla presidenza della Regione Siciliana. “Metto nuovamente a disposizione il mio amore per la Sicilia, il mio impegno – aggiunge Caterina Chinnici – nella consapevolezza che il percorso prospettato è ora più difficile. A maggior ragione, per questo, mi aspetto che con la giusta unità di intenti si creino in tutti i sensi, anche sul piano delle alleanze, i presupposti i per lavorare in totale armonia al progetto di rinnovamento che abbiamo in mente per la Sicilia”. La candidata del fronte progressista (ormai dimezzato) ottiene il sostegno di Claudio Fava e del movimento Centopassi: “Claudio Fava e il Movimento Centopassi hanno una parola sola: saremo in campo con la nostra lista a fianco del PD nella coalizione progressista per sostenere la candidata alla presidenza Chinnici. Ogni altra valutazione la rinviamo al 26 settembre”.
Il passo avanti della Chinnici non cancella le grane all’interno della coalizione e del Pd. La questione relativa agli ‘impresentabili’ (usata a pretesto da Conte per rompere) è ancora all’ordine del giorno. Meno di ventiquattro ore dopo la sua rinuncia alla candidatura. il segretario del Pd catanese Angelo Villari annuncia le dimissioni da tutti gli incarichi di partito e si candida alle Regionali con Sicilia Vera, il movimento di Cateno De Luca. La notizia è stata riferita all’Ansa dallo stesso Villari, che accusa il Pd e il suo segretario regionale, Anthony Barbagallo, di “avere fatto di tutto per colpire la mia immagine”. Per Villari il Pd in Sicilia “è un partito allo sbando senza nocchiere”.
Mentre Giuseppe Lupo ha deciso di farsi da parte: “Sosterrò le liste del Pd alle prossime elezioni regionali e nazionali e Caterina Chinnici per la presidenza della Regione Siciliana, anche se ho deciso di non ricandidarmi all’Ars per non alimentare una strumentale polemica che danneggerebbe il Partito Democratico. Fin dall’inizio ho precisato che non pretendevo di candidarmi, pur essendo nella condizione di poterlo fare nel rispetto delle leggi e delle regole del Pd. Avevo offerto la mia disponibilità come d’altronde ho sempre fatto, anche in occasione delle recenti elezioni amministrative a Palermo quando, anche su richiesta del partito nazionale, mi sono candidato al Consiglio comunale contribuendo con la mia elezione all’affermazione del Pd, risultato primo partito in città. Ringrazio tutti coloro che, anche in questi giorni, mi hanno incoraggiato manifestandomi il loro affetto e la loro stima”.
Anche Luigi Bosco, ex assessore di Bianco implicato in un processo per il buco di bilancio al Comune di Catania (come Villari), getta la spugna e va al contrattacco: “Il giustizialismo di facciata della Chinnici calpesta i diritti costituzionali dei cittadini – scrive Bosco – ed ha tutta l’aria di essere uno spot elettorale. Calpesta anche il rigoroso statuto del Pd, che contempla i casi di incandidabilità previsti dal codice antimafia approvato dalla Commissione Antimafia del Parlamento Nazionale: molti degli attuali candidati di altri partiti non sarebbero candidabili applicando questo codice”. L’accusa di Bosco è esplicita, rivolta al segretario regionale del Pd: “Ingiustificabile è stato l’atteggiamento di Anthony Barbagallo, che ha consentito fosse calpestata l’immagine dei suoi candidati, che come nel mio caso lui stesso aveva fortemente voluto, senza spendere una sola parola in loro difesa”.
Barbagallo: “Grazie a Lupo e alla Chinnici”
“Devo rivolgere un grossissimo grazie a Caterina Chinnici per avere scelto di restare in campo con il Partito Democratico. Il ringraziamento più grande va fatto a Peppino Lupo, per il suo gesto e per quello che ha rappresentato e rappresenterà per il Partito siciliano. La vittoria è ancora possibile con Caterina Chinnici, con Claudio Fava e gli altri alleati – ha concluso – perché l’avversario viene percepito come inaffidabile. Adesso all’esterno dobbiamo concentrarci sugli avversari politici, Cinque stelle inclusi, e non sulle questioni interne”. Lo ha detto il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, intervenendo ai lavori della direzione regionale.