Silenti per cinque anni e mezzo, disorientati dal cambio di agenda e di prospettive, i vescovi italiani hanno recuperato tutto il tempo perduto in meno di una settimana. Con i quarantanove migranti da parecchi giorni nel Mediterraneo in attesa di un porto sicuro dove sbarcare e diversi sindaci che in difesa “dei diritti umani” sospendono l’applicazione del decreto sicurezza caro al ministro dell’Interno Matteo Salvini – Piemonte, Toscana e Umbria ricorreranno alla Corte costituzionale –, la chiesa non poteva… L’articolo completo su ilfoglio.it