La cenere vulcanica “soffoca” il Catanese

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, da 50 giorni regge ad interim l'assessorato alla Salute

La grave situazione di disagio che da mesi stanno vivendo i centri etnei colpiti dall’incessante caduta di cenere vulcanica è stata al centro del vertice convocato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al PalaRegione di Catania, con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, l’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri. Presenti all’incontro, oltre al sindaco della Città metropolitana di Catania, Salvo Pogliese, anche i primi cittadini dell’area pedemontana etnea.

«La prossima settimana l’Unità di crisi nazionale di Protezione civile si riunirà in Sicilia, su mia richiesta, per fare il punto sulla situazione dei danni causati dalla cenere vulcanica, fenomeno che pare purtroppo non essere destinato ad esaurirsi nello spazio di pochi giorni e che crea una condizione di disagio indescrivibile per gli abitanti dei centri maggiormente colpiti. Noi – ha dichiarato il presidente Musumeci – abbiamo la necessità di garantire la rimozione della cenere vulcanica nel più breve tempo possibile e di intervenire anche sui privati. E, quando dico noi, intendo lo Stato. Ecco perché a Roma chiederemo una norma che consenta di finanziare l’attività di intervento a sostegno degli enti locali, dei privati e delle imprese. La stessa cosa chiederemo al Parlamento regionale».

«Da Roma arriva l’impegno della Protezione civile nell’erogare 5 milioni di euro per far fronte alle richieste dei sindaci. Il primo milione – ha aggiunto Musumeci – lo abbiamo già accreditato come Regione. Pensiamo di individuare, a breve, altre risorse per creare un fondo con contratto aperto in modo che i Comuni possano accedervi direttamente ed accelerare così le procedure. Siamo tutti mobilitati per ridurre al minimo gli effetti devastanti di questa situazione».

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