Ferdinando Croce, manager dell’Asp di Trapani, non si è preoccupato molto dei malati di tumore. In compenso ha speso oltre centomila euro per curare la comunicazione. Cioè per tenere alta la propria immagine di amministratore oculato e per nascondere con una sfilza di bugie la voragine di inefficienza in cui ha trascinato l’azienda sanitaria. La menzogna è diventata in Sicilia una cifra di governo. Prendete i trasporti. Repubblica ha rivelato che per un viaggio in treno da Palermo a Catania occorrono più di sei ore. Uno scandalo. Come le autostrade colabrodo che dovrebbero condurci – domani o chissà quando – al Ponte sullo Stretto. Ma l’assessore, che non riesce a garantire una viabilità decente, spende altri centomila euro per foraggiare un clan di pagnottisti e garantirsi quel giornalismo servile e salivoso che al politicume nostrano piace sempre così tanto.
