Per carità, non è il caso di strapparsi le vesti: in fondo è solo un giochino messo in scena per telespettatori abitudinari, un po’ oziosi e un po’ distratti. Ma giovedì sera la tv della chiacchiera ha offerto un teatrino degno della migliore commedia italiana. Come antipasto è stato servito il solito dibattito con ospiti. Tema: l’invincibile egemonia culturale della sinistra. Vittima sacrificale: un garbato giornalista di Repubblica, soavemente e allegramente bastonato da quattro guardiani della rivoluzione meloniana. Quattro contro uno, appunto. Nel piatto successivo, quello della prima serata, il gioco è diventato ancora più sfrontato. Il conduttore che la domenica scorsa aveva ceduto per un’ora il microfono a Giorgia, giovedì l’ha ceduto al ministro Lollobrigida, cognato di Giorgia. E’ il “retequattrismo”, bellezza. “Tutte le ragioni, tutte le opinioni”.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La buffa commedia del “retequattrismo”
francesco lolobrigidagiorgia melonirete 4
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