Dai grandi processi di mafia a Gina Lollobrigida. Nulla di personale, per carità. Ma sorprende l’ennesima piroetta di Antonio Ingroia, ex magistrato, ex politico (tentò di dare corpo a ‘Rivoluzione Civile’ ma finì sbeffeggiato nelle urne), avvocato in carriera. Che da ieri è il legale di un’attrice 94enne dalla grande fama, tuttora “piena di energie e di voglia di fare. Purtroppo – dice lei in un video pubblicato sui social – sono anni di grande amarezza perché subisco attacchi alla mia libertà e al mio patrimonio”. Il figlio, assieme “a una cricca di affaristi e truffatori”, vorrebbe derubarla dei suoi averi. E così ecco l’asso nella manica: Antonio Ingroia. Che nel video le stringe le mani in modo affabile e si lancia nella nuova avventura: “Sarò un avvocato d’attacco”.
Perché l’ha scelto? La risposta di Ingroia è affidata a Felice Cavallaro, sul Corriere della Sera: “Nasce tutto da Netflix. Dalla serie su Pino Maniaci, il giornalista perseguitato dopo le sue battaglie contro la mia ex collega Saguto per via dei beni confiscati e di non disinteressati amministratori giudiziari… La Lollobrigida ha visto come ho difeso Maniaci, poi assolto”. Nasce tutto dalla tivù. E’ attraverso i media, d’altronde, che si dipana l’esperienza di Ingroia. Da sempre un ‘personaggio’, oltre a rappresentare per un bel pezzo il paladino (ideale) della legalità. Finché nel 2013 decade dalla magistratura (non si presenta al lavoro ad Aosta, preso com’è dal suo impegno politico) e si reinventa, con Crocetta, amministratore unico di Sicilia e-Servizi, una partecipata della Regione siciliana che oggi continua ad annaspare sotto le spoglie di Sicilia Digitale.
Non c’è verso di essere riabilitato nel modo che vorrebbe. Fra l’attività di avvocato e quella di conferenziere, passa agli onori della cronaca per essere beccato ‘alticcio’ all’aeroporto di Roissy, in Francia. Si candida a sindaco a Campobello di Mazara, non più tardi dell’anno scorso, ma viene sconfitto crudelmente. “Ha vinto la paura”, sarà il suo commento. Oggi, da avvocato, continua a collezionare figurine. L’ultima è la grande Lollo: “La signora Gina è certamente vittima di un amministratore cosiddetto ‘di sostegno’. Non stiamo parlando di personaggi alla Cappellano Seminara come nel caso Saguto, ma occorre replicare con il piglio del combattente, dell’avvocato combattente, come sono io, come ero anche nella serie tv”. E comunque, “mi sta stretto il ruolo di avvocato di difesa. Io sono un avvocato d’attacco”. Protagonismo allo stato puro.