Il maltempo continua a flagellare la Sicilia e ha più epicentri. I disastri maggiori li ha provocati una “bomba d’acqua” che si è abbattuta questa notte a Piazza Armerina, in provincia di Enna. L’acqua ha fatto franare il muro di una casa, ma gli occupanti sono stati messi in salvo dai vigili del Fuoco. Altre cinque famiglie sono state evacuate dalle rispettive abitazioni, mentre una vettura è rimasta bloccata in un sottopasso allagato: anche stavolta gli occupanti sono riusciti a mettersi al sicuro. Sempre a Piazza Armerina, a causa di un fulmine, è scoppiato un incendio nel capannone di una ditta edile, con fiamme alte dieci metri che hanno distrutto due mezzi (nessuna persona coinvolta).
Il secondo epicentro della “crisi” è l’area di Catania, dove ieri pomeriggio, intorno alle 18, si è scatenato il putiferio. Il maltempo ha solo lambito la città, ma non ha risparmiato la statale per Gela, nel tratto fra Scordia e Palagonia, che è stata chiusa al traffico. Ma prima le vetture in transito sono rimaste in panne, colpite dai detriti. Anche l’attività dell’aeroporto Fontanarossa è stata fortemente limitata dal maltempo: un paio di voli sono stati dirottati a Comiso e Palermo. Già la scorsa settimana alcune zone, Lentini su tutte, erano state sepolte dall’acqua.
Nella notte anche Palermo è rimasta nella morsa del maltempo. La Protezione Civile ha registrato una ventina di interventi. In via dell’Olimpo tre grossi alberi sono caduti sull’asfalto, ostruendo la carreggiata. I vigili del Fuoco sono dovuti intervenire anche in altri quartieri della città, come la Favorita e Borgo Nuovo. Proprio per ovviare alle criticità il governo ha scelto di sostenere un intervento da sei milioni di euro a favore delle Province e dei Comuni che hanno subito pesanti danni dall’alluvione di questi ultimi giorni. Il governo regionale è stato convocato d’urgenza a Palazzo d’Orleans dal presidente Nello Musumeci, in una riunione allargata ai dirigenti della Protezione civile, dell’Ambiente, della Programmazione, del Bilancio e della Struttura contro il dissesto idrogeologico. “La situazione – ha sottolineato il governatore – è davvero difficile e drammatica, migliaia di aziende, soprattutto agricole, sono in ginocchio. Bisogna subito dare un segnale concreto, ai sindaci ed alla gente colpita, affinché non si sentano soli”.