“La Sicilia è in ginocchio e di fronte all’emergenza incendi che la sta colpendo in questi giorni non possiamo voltarci dall’altra parte”. Lo scrive il sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, che questa mattina, assieme al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, al ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli e alla viceministra Alessandra Todde, ha incontrato i sindaci dei paesi colpiti dall’emergenza roghi.
“Se i farabutti che danno fuoco ai nostri boschi non vanno in ferie, non ci andiamo neanche noi – ha scritto Cancelleri – È fondamentale ricordare come l’emergenza incendi che sta colpendo la Sicilia si inquadri, ahimè, in un disastro più ampio che tocca anche altre regioni del nostro Paese. Pensiamo alla Sardegna, ma anche i disastri avvenuti in Puglia e in Calabria. La Sicilia, in particolar modo, tra la fine di luglio e questi primi giorni di agosto, ha subito attacchi che hanno devastato centinaia di chilometri di macchia mediterranea, ha distrutto aziende agricole riducendole sul lastrico e ucciso tantissimi animali. Se da un lato la colpa è di farabutti che dobbiamo assicurare alla giustizia – vi prego non propinatemi la favola dell’auto combustione, è solo una menzogna – dall’altro è sotto gli occhi di tutti il fallimentare piano di prevenzione degli incendi messo in piedi dal governo regionale – attacca il sottosegretario -. Musumeci ha parlato di avere un piano di prevenzione già a maggio, ma la verità è venuta fuori quando oramai gli incendi erano scoppiati, solo ad agosto infatti è stata firmata la convenzione con i Vigili del Fuoco. Troppo tardi, colpevolmente tardi. La nostra Terra è stata duramente colpita, ed ora bisogna intervenire tempestivamente per sostenere le migliaia di Siciliani colpiti da questi atti incendiari”.