Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso apprezzamento per l’esito dell’incontro di mercoledì mattina al ministero della Protezione civile sulla vicenda degli incendi nell’Isola. Nei giorni scorsi, il governatore aveva espresso vivo disappunto per la decisione del dipartimento nazionale di non concedere lo stato di emergenza per il ristoro dei danni subiti in Sicilia dai privati a causa dei roghi della scorsa estate. A seguito della riunione tra i vertici nazionali e regionali della Protezione civile, si procederà al riesame dell’istanza di dichiarazione dello stato di emergenza così come richiesto dal governo regionale. «La Regione – dichiara Schifani – continuerà ad assicurare la massima collaborazione istituzionale su tutti quei temi che riguardano i diritti dei cittadini a ottenere il ristoro per i danni patiti a seguito di eventi straordinari ed eccezionali».
Solo qualche ora prima Schifani aveva detto di non riconoscersi più in questo Stato, lasciando trasparire il proprio disappunto per la mancata decisione del Ministro Musumeci, suo predecessore a Palazzo d’Orleans, che non aveva accolto la richiesta di ‘crisi’ avanzata dal governo della Regione (spiegando che si trattasse di motivazioni tecniche). Ieri, intervistato da Live Sicilia, Musumeci ha precisato che “in questa vicenda ci sono stati due elementi essenziali: ignoranza e malafede – dice -. Ignoranza perché nessuno, prima di aprire bocca, si è preoccupato di dare uno sguardo al Codice di protezione civile; malafede perché qualcuno ne ha approfittato per avvelenare i pozzi”. Non manca un atto d’accusa a Schifani: “Alcune sue dichiarazioni mi sono sembrate davvero ingenerose, tenuto conto che il giorno prima gli avevo assicurato al telefono che avrei avocato a me il dossier per un confronto tra i due dipartimenti. Il capo della Protezione civile nazionale mi dice che per ben cinque mesi si è trascinato il confronto con la Regione, ma senza ricevere risposta alle richieste di Roma”.
E infine: “I siciliani sanno cosa ha fatto il governo Meloni in questi mesi per la Sicilia. E come Protezione Civile – ha detto Musumeci – solo nel 2023 abbiamo messo a disposizione dell’Isola 94 milioni di euro per varie calamità. È l’ennesima dimostrazione di quanta attenzione ci sia da parte del governo nazionale e del sottoscritto verso la Sicilia, come del resto per tutte le altre regioni italiane”.