La disamina di Di Battista prosegue: “Casellati – spiega l’ex M5S – si è proposta presidente della Repubblica, ha fatto ‘campagna elettorale’ su di sé dall’alto della sua carica istituzionale, ha telefonato urbi et orbi mendicando un voto, si è messa a disposizione solo di una coalizione politica andandosi a schiantare ed infangando la carica che ricopre”. Carica, osserva, “che aveva già ampiamente delegittimato con comportamenti poco etici (seppur, legali) come il bulimico utilizzo dei voli di Stato in pandemia o i 270.000 euro fatti spendere alla prefettura per la ristrutturazione di un palazzetto di sua proprietà. Ne chiederò le dimissioni – conclude Di Battista – da qui fino alla fine della legislatura sperando che i parlamentari facciano altrettanto”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
“In un Paese normale si sarebbe dimessa”
alessandro di battistamaria elisabetta alberta casellati
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