Non c’è sindaco con la fascia tricolore che non abbia sgomitato per farsi un autoscatto al passaggio di Giorgia; non c’è dirigente di Fratelli d’Italia che non abbia sfilato per le strade di Ortigia, sabato pomeriggio, per salutare l’arrivo del Ministro Francesco Lollobrigida, il grand commis del G7 Agricoltura e Pesca in corso di svolgimento a Siracusa; non c’è assessore, europarlamentare, deputato regionale, commissario o persino subcommissario di qualche ente, che abbia marcato visita all’appuntamento con la “Divinazione Expo 24” – è così che si chiama l’antipasto del G7 – per far sentire il proprio sostegno all’ex Cognato d’Italia, che la separazione da Arianna Meloni e le rivelazioni di Maria Rosaria Boccia avevano terremotato fuori dal “cerchio magico” della premier.

Per lui, per Lollo, è un sogno che si realizza. Finalmente una vetrina senza gaffe. Ottenuta grazie a un’iniziativa che riporta Siracusa “al centro della Magna Grecia”, come dichiarato in una intervista di qualche giorno fa. Un evento da mille e una notte, che andrà avanti fino al 29 settembre, e che potrà contare persino sulla presenza di Eleonora Abbagnato e su altri appuntamenti di grande spessore che coniugano perfettamente gli interessi patrioti: da un lato le politiche agricole e il made in Italy, dall’altro il pallino del turismo e della cultura. Persino l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) si è iscritta alla festa, allestendo un intero stand per portare in scena la biodiversità (attraverso la proiezione di un docufilm).

A capo della truppa c’era il fresco assessore al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, che da questa lungimirante opera di promozione (o di propaganda) ha ottenuto un clamoroso ritorno d’immagine: la foto con Giorgia in persona. La Meloni s’è fermata nello stand di Arpa “dando onore al nostro costante impegno. Siamo qui perché Arpa è per la Regione Siciliana un braccio operativo, di fondamentale importanza nella tutela dell’ambiente e nella valorizzazione delle nostre bellezze. Se infatti queste ultime vengono protette – ha detto la Savarino – vengono nello stesso tempo valorizzate e custodite”. Questa la spiegazione ufficiale. L’Agenzia per la Protezione ambientale, per tutta la durata dell’evento, sarà presente con una “struttura didattico/informativa in cui i visitatori, grazie a tecnologie digitali, potranno scoprire alcuni dei contenuti dei siti terrestri e dei fondali marini siciliani”. Il 27 di fronte alla Cattedrale di Ortigia verrà anche proiettato un documentario co-prodotto da Arpa, che non si occupa più soltanto di temi ambientali, ma anche di cinema.

Ma è impossibile non cedere al fascino di Lollo e della kermesse siracusana. Per fare bella figura con la premier, che poi s’è messa in viaggio per New York, dove interverrà per l’Assemblea generale dell’ONU, il Ministro ha trasformato l’isola di Ortigia – anch’essa esposta, negli ultimi tempi, al fenomeno dell’overtourism – in una grande fiera dell’agroalimentare, ove hanno trovato ospitalità 200 stand e 600 aziende. E ha arruolato i pezzi migliori del suo esercito, a partire dalla Coldiretti. Ha lasciato che i costi organizzativi ricadessero sulle Regioni e sui privati, per evitare imbarazzi al suo ministero, e ha coinvolto anche Sport e Salute, con la costante supervisione di Marco Mezzaroma, affinché venissero organizzati degli eventi sportivi collaterali. Una fashion week de noantri.

La Sicilia non ha fatto mancare il proprio affetto nei confronti del Ministro, che per inciso è anche il grande capo della corrente turistica di Fratelli d’Italia. A palesarsi fra i primi è stata l’assessore al Turismo di FdI, Elvira Amata; poi l’ex assessore in persona, oggi vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Manlio Messina; l’europarlamentare (già assessore regionale alla Salute) Ruggero Razza; il capogruppo di FdI all’Assemblea regionale, Giorgio Assenza (assieme ai colleghi deputati); l’ex assessore regionale al Territorio e Ambiente, che oggi si occupa di depurazione delle acque per lo Stato, Toto Cordaro, e poi una pletora di amministratori locali un po’ invasati, rapiti dal fascino della vetrina irripetibile. Ma dove ci ricapita? C’era anche il deputato nazionale ed ex sindaco di Avola, Luca Cannata, che ha scortato la premier durante il giretto di perlustrazione: una, due, tre, quattro foto per immortalare l’evento. Praticamente a ogni passo: “Il Made in Italy splende nella nostra Siracusa”, ha sottolineato su Facebook.

E non poteva mancare, ovviamente, il governatore Renato Schifani, sempre grato ai patrioti e impegnato in una intervista con Bruno Vespa. E’ stato, forse, il più decoroso: appena una foto in compagnia di Giorgia. Ma il presidente era reduce da una giornata fitta di inaugurazioni: prima la riapertura dello svincolo di Termini Imerese sulla A19, poi il Pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa. Il giorno prima aveva battezzato una corsa di cavalli alla Favorita di Palermo. Una faticaccia. Ma ha tagliato il nastro anche qua: “La Sicilia è alle prese con la siccità e con il ministro Lollobrigida lavoriamo fianco a fianco in questi mesi per affrontare questo problema – ha detto -. Si tratta di un evento straordinario che si coniuga con la mutazione climatica alla quale ci dobbiamo abituare”. Lollobrigida, che sulla siccità non ne ha azzeccata una, annuiva al suo fianco. Intanto si godeva il panorama di Ortigia e la ritrovata centralità sulla scena politica italiana.

Non ha commesso gaffe, ha raccolto solo osanna e chiuso con una promessa: “Dobbiamo sviluppare ulteriori strumenti che possano garantire il reddito agli agricoltori. Questo è l’elemento fondamentale, perché qualsiasi passione, se non c’è reddito, viene abbandonata. Dobbiamo garantire a coloro che vogliono rivolgersi all’agricoltura e soprattutto ai giovani, che hanno una particolare attenzione alla trasformazione e investono nell’innovazione, un futuro certo e concreto”. Belle parole, a cui la bella Sicilia fa da cassa da risonanza. Per il resto, fatevi avanti: ancora per qualche giorno Ortigia sarà il centro della propaganda patriota a uso e consumo di aspiranti instagramers. C’è posto per tutti.