Nello Musumeci – che pure è il suo padre padrone, tirannico e misericordioso – non riesce a confortarlo. Non riesce a tirarlo su nemmeno il Bullo, suo compagno di merende nelle allegre serate di Palazzo d’Orleans. Ci ha provato persino il Corazziere, che tutti ritengono capace di restituire la vista agli orbi e di risuscitare i morti. E pensate che, per attrezzare su due piedi il coro della consolazione, sono pure arrivati da Catania i numi tutelari delle faccette nere: l’avvocato Trantino e l’ingegnere D’Urso. Ma non c’è stato niente da fare. Il Balilla – che ha speso due milioni della Regione ed era andato a Cannes per attirare sulla Sicilia e su di sé le luci del festival – non smette di piangere. Si è aggrappato a un lampione della Croisette e se la prende con le attrici, gli attori e i registi che posano per i fotografi sul red carpet, il suo sogno proibito.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
In missione a Cannes per consolare il Balilla
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