In gloria della marchesa d’Aragona

Il mondo in cui Christie’s New York sta per mettere all’asta il ritratto di un ipotetico “Edmond de Belamy” dipinto da un algoritmo, cioè da un’intelligenza artificiale, è lo stesso mondo in cui, una domenica pomeriggio, sintonizzandosi su una rete televisiva nazionale italiana, ci si può imbattere in un gruppo di gente che discute sulla correttezza o meno di una ex estetista di farsi chiamare col nome di marchesa del Secco d’Aragona. Il fatto che, ufficialmente, queste due realtà appartengano… Leggi l’articolo completo su ilfoglio.it

Fabiana Giacomotti per Il Foglio :

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