L’inchiesta di Fan Page e i legami tra alcuni esponenti di Fratelli d’Italia e i nostalgici del fascismo, fanno sbottare Giorgia Meloni. Che in un’intervista al Corriere della Sera si difende dalle accuse: “Nel dna di Fratelli d’Italia non ci sono nostalgie fasciste, razziste, antisemite. Non c’è posto per nulla di tutto questo. Nel nostro dna c’è il rifiuto per ogni regime, passato, presente e futuro. E non c’è niente nella mia vita, come nella storia della destra che rappresento, di cui mi debba vergognare o per cui debba chiedere scusa”. Riguardo alle vicende che hanno coinvolto Carlo Fidanza, adesso sospeso, la Meloni è netta: “I nostalgici del fascismo non ci servono: sono solo utili idioti della sinistra, che li usa per mobilitare il proprio elettorato. Si è chiesta perché mentre noi marginalizziamo questa gente, la sinistra la valorizza, dandole un peso che non ha mai avuto. Immaginare che Fratelli d’Italia possa essere influenzato o peggio manovrato da gruppi di estrema destra è ridicolo e falso. E dico che queste campagne servono per allevare giovani nostalgici, ignoranti della storia, affascinati dal proibito e dal folklore di un fascismo che non hanno nemmeno vissuto, a differenza di chi la guerra l’ha vissuta e ne porta le ferite. Beh, queste persone sono un’arma per i nostri nemici, perché diventano il loro strumento per attaccarci”.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
“In FdI non c’è spazio per le nostalgie nere”
fratelli d'italiagiorgia meloni
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