Una soluzione Musumeci ce l’ha: pagare la quarantena a tutte le persone – circa duecento – bloccate da più di un giorno a Villa San Giovanni, in attesa di un traghetto che non prenderanno mai: “Queste persone non hanno diritto al transito dello Stretto – ha il presidente della Regione durante una diretta Facebook – ma fra di loro ci sono bambini e anziani incolpevoli, che hanno dormito una notte in macchina. Abbiamo suggerito di acquisire una struttura ricettiva a Reggio o a Villa dove ospitare le famiglie, le donne incinta, i bambini, gli anziani e i vecchi; abbiamo il dovere di mettere questa gente in quarantena obbligatoria perché non sappiano le loro condizioni di salute, per cui vanno condotti in una struttura”.
“Dobbiamo essere caritatevoli, per questo abbiamo inviato una lettera al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in cui abbiamo proposto di pagare a spese nostre la loro quarantena. Le auto a Villa San Giovanni non devono arrivare – ha detto Musumeci, rimarcando le responsabilità dello Stato – sappiamo che ci sono controlli a circa 30 Km, ma le pattuglie vanno predisposte al confine con la Campania, sull’autostrada: non devono entrare in Calabria, tantomeno in Sicilia”. Il governatore poi ha annunciato un bando, che scade a mezzanotte, per tutti gli albergatori siciliani che vogliono mettere a disposizione la loro struttura per persone non contagiate, ma comunque a rischio, che necessitano di un periodo di quarantena: “La nostra idea è quella di trovare cento posti per provincia per creare spazi di isolamento in via cautelare”.
L’assessore Razza, dopo aver evidenziato che l’escalation di oggi nel numero dei contagi è stata determinata dall’esplosione del focolaio a Villafrati, ha rimarcato i numeri individuati per il contenimento del contagio, che riguardano sia i reparti di Terapia intensiva (l’obiettivo è raggiungere le 587 unità) che i posti letto per la (normale) degenza dei pazienti Covid: “Oggi – ha detto l’assessore alla Salute – siamo pronti a gestire 213 posti di terapia intensiva (67 sono già occupati), ma entro aprile la dotazione sarà raddoppiata con l’arrivo dei ventilatori e dei macchinari. Il primo step si completerà entro marzo, con l’aggiunta di 247 posti letto, mentre ai primi di aprile ne arriveranno altri 128”. La provincia più attrezzata sarà Palermo (con 162 posti), seguita da Catania (128). All’interno degli altri reparti e dei Covid Hospital, in base alla riconversione delle strutture (anche private) già in corso da alcuni giorni, verranno ricavati complessivamente 2.800 posti letto da destinare ai pazienti malati di Coronavirus che non necessitano di cure in rianimazione. Il picco dei contagi potrebbe arrivare a metà aprile.
Musumeci, ancora una volta, ha respinto le critiche (“Ci sarà tempo per fare i processi al mio governo, ora l’auspicio è quello del silenzio”) e chiesto ad alcuni sindaci – chiaro il riferimento a De Luca – di evitare i protagonismi.