No, l’obiettivo primario di Matteo Renzi non era Giuseppe Conte. E neppure la crisi di governo. L’obiettivo finale del leader di Italia Viva era ed è quello di scardinare la filiera di simpatici manettari che Conte e il suo fido Casalino hanno utilizzato per bastonarlo giorno e notte. Allo scopo, va da sé, di stringerlo all’angolo. Per rendersene conto basta sfogliare a ritroso il giornale di Marco Travaglio. O basta aspettare il 27 gennaio, giorno in cui Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia e punta di diamante dei forcaioli grillini, si presenterà in Parlamento per ottenere il via libera al piano con il quale intende mettere mano al processo civile e al processo penale. Vedrete le scintille. Vedrete i giochi di fuoco. Il ministro – e di conseguenza anche Conte – ne usciranno, come è facile immaginare, con le ossa rotte. Sarà quella la rivincita di Renzi.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il vero bersaglio di Renzi è Bonafede, non Conte
alfonso bonafedecrisi di governogiuseppe contematteo renzi
-
Articoli Correlati
-
Via libera di FdI
Riggio all’aeroportoBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…