Credevamo fino a ieri che il mondo dei bulli fosse composto da un solo bullo: da quel giovanotto impomatato che Silvio Berlusconi ha portato ai vertici di Palazzo d’Orleans al solo scopo di controllare il governatore Musumeci. Ma dopo avere visto le ultime sortite di Leoluca Orlando bisogna prendere atto che i bulli in circolazione sono tanti. Il sindaco di Palermo sembra ormai incontrollabile. Se deve occuparsi dell’aeroporto di Palermo, lo fa con la spocchia del padroncino: rimuove il fedelissimo Fabio Giambrone dalla Gesap, perché si è accorto di un insostenibile conflitto d’interesse, e lo mette al riparo in una società controllata dalla stessa Gesap. E se deve intervenire sul consuntivo del 2017, un bilancio senza capo né coda, non si sofferma sui propri errori. Ma, da bullo, minaccia di denunciare i revisori che lo hanno bocciato. Che Dio salvi Palermo.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il vecchio e il nuovo del bullismo politico
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