Fissate la scena che la tv vi ha a più riprese offerto ieri. Marine Le Pen, leader dell’estrema destra francese, abbraccia a Pontida il “capitano” della Lega, Matteo Salvini che a sua volta finge di esprimere grande solidarietà alla premier Giorgia Meloni, impegnata invece, nell’infelice sud dell’Italia, a trovare con l’Europa di Ursula Von der Leyen una via d’uscita all’immane tragedia dell’immigrazione clandestina. Lei bacia lui che bacia lei: è il teatrino sgangherato di un centrodestra che non sa come fronteggiare l’emergenza degli sbarchi e la butta in politica. E’ il cinico avanspettacolo di un vice presidente del Consiglio – chi non ricorda il truce Salvini del Papeete? – che vuole ingabbiare l’Italia in una campagna elettorale lunga nove mesi. Fregandosene, va da sé, di un paese soffocato dal caro prezzi, dal caro voli, dal caro mutuo, dal caro tutto.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il teatrino di Salvini dal Papeete a Pontida
marine le penmatteo salvini
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