Il sole è un bugiardo. Ti seduce con la sua allegria, la sua luce e il calore. Simulatore di percezioni lui, poi ti lascia con un tramonto che si scioglie e ti scioglie. Così, proprio nell’attimo in cui gli sorridi di più, lui si scioglie, come quelli che ti lasciano dicendoti che “ti amano troppo” e intanto vanno già a illuminare e scaldare un’altra parte del pianeta. Ti lascia sempre al buio lui.
La pioggia no, è sincera. Vera come un animale. Dove batte fa venir fuori la verità, strappa via le maschere, svela i veli: e così la terra manda su il suo profumo sincero; l’immondizia il suo olezzo; l’asfalto duro libera tutto il suo calore bruciante. La pioggia libera e ti libera. Ciò che sei, lei lo rivela: la pioggia è verace. Le puoi credere; e quando se ne va ti lascia la luce, schiarisce l’aria e le idee, nutre spirito e pensieri. Ciò che ti dice è sempre vero.
Eppure nell’immaginario comune è sempre il sole che emana sorrisi e la pioggia vive da sempre marchiata dal “brutto tempo”. Perché noi cerchiamo questo; le facili bugie inebrianti, una fugace luce della ribalta. Il sole è un’onnipotente sbornia che si lascia guardare mentre va via. La pioggia no. Cade senza chiederti il permesso, fredda e incessante; scuotendoti e svegliandoti dal torpore. Sincera ti scivola addosso e come una madre ti guarda indulgente perché lo sa che tu tornerai a sorridere e a credere, ancora una volta, soltanto a lui.