Niente è cambiato. Siamo solo diventati più bravi a raccontarci le cose. Niente credo cambierà perché la natura umana non cambia e l’uomo investito di potere si sfama sempre dei suoi primordiali istinti. Nulla cambierà.
Una cosa però ogni anno, oggi, è diversa: c’è silenzio. Se esci c’è silenzio. Sono tornata poco fa dal fare la spesa e c’era silenzio. Quello lo sappiamo fare. Ed è importante. Sappiamo stare in silenzio. Noi che siamo un popolo dalle urla facili. Urliamo e ci tocchiamo per parlare pure quando siamo a qualche centimetro di distanza.
Però oggi per le vie di Palermo c’è silenzio. Chissà, magari c’è vergogna? Siamo in grado di provare vergogna per non saper vivere senza comportamenti “mafiosi”? Perché lo facciamo tutti. È ridondante dire ormai della mafia nella politica, negli appalti etc… È ridondante parlare della mafia nei piccoli atteggiamenti di ogni giorno, nell’illegalità di pensiero che abbiamo in ogni istante. È ripetitivo ma non funziona. Con noi popolo vichingo dell’indolenza e del pressappochismo. Non funziona.
Scrivo i pensieri mentre sono ferma in macchina al semaforo. Ecco perché niente cambierà mai. Perché c’è sempre qualcuno che nonostante ci sia la legge che lo vieta si ferma lo stesso a scrivere in macchina con il cellulare in mano e forse il silenzio è l’unica cosa che oggi possiamo fare. Solo col silenzio si fa sentire la propria voce.