Un taglio netto ai monologhi e un Festival depoliticizzato. Inizia così la nuova era di Sanremo guidata da Carlo Conti dopo il quinquennio dei record di Amadeus. Scortato in conferenza stampa da Antonella Clerici e Gerry Scotti, il direttore artistico della kermesse ha annunciato l’addio ai monologhi, spesso lunghi e ammorbanti, a cui Amadeus ci aveva abituato. Per Carlo Conti è meglio investire sulle canzoni, non solo quelle in gara. Per esempio, durante la prima serata, l’israeliana Noa e la palestinese Mira Awad duetteranno insieme sulle note di “Imagine” di John Lennon per mandare un messaggio di pace. Una canzone che è un grande classico, va bene sempre, perché Lennon non è criticabile. E tre minuti e sette secondi di canzone sono un tempo perfetto per snellire la scaletta. Continua su Huffington Post
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Il Sanremo di Carlo Conti A letto presto, senza politica
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