Il rumore del silenzio. Santanché lasciata sola dai suoi

La ministra del Turismo Santanché

Il grande freddo di FdI verso Daniela Santanchè si materializza a Montecitorio con la ministra lasciata sola di fronte al fuoco di fila delle opposizioni. Nessuno dei gruppi di FdI, Lega e Forza Italia è iscritto a parlare nella discussione generale sulla mozione di sfiducia contro la ministra. L’interessata dovrebbe arrivare in aula, ma senza intervenire. In teoria il governo avrebbe 20 minuti di tempo per intervenire ma non si sa se lo farà. Parleranno dunque solo esponenti delle minoranze: da Vittoria Baldino, dei Cinque Stelle, il partito che ha depositato la mozione di sfiducia, che sarà affiancata da altri tre esponenti del partito di Conte. Seguiranno gli interventi di Federico Gianassi e Toni Ricciardi del Pd, di Filiberto Zaratti per Avs. Non prenderanno la parola contro la ministra Italia viva e Azione, anche se voteranno la mozione di sfiducia.

Il voto dunque: in teoria è previsto per martedì sera, ma solo in teoria perché è l’ultimo punto all’ordine del giorno e dunque è a forte rischio slittamento di almeno una settimana, dopo che la Camera avrà licenziato gli altri provvedimenti in calendario.

In FdI spiegano che non c’è nulla di strano nella scelta di non parlare in discussione generale. Lo hanno fatto anche quando fu presentata la prima mozione di sfiducia, poi respinta, nel luglio del 2024. Ma il silenzio dell’aula si aggiunge al fatto che per settimane il partito della presidente del Consiglio non ha avuto una linea pubblica sulle dimissioni della ministra, colpita, ricordiamolo da un rinvio a giudizio per falso in bilancio sul caso Visibilia, e indagata per truffa aggravata all’Inps, nel caso della cassa Covid.

La presidente del consiglio vorrebbe da Santanchè un impegno a dimettersi nel caso dovesse andare a processo anche per truffa aggravata. Se per il falso in bilancio, infatti, è passata la linea ricordata ancora da Matteo Salvini questa mattina e cioè che “non ci si dimette per un rinvio a giudizio, si è innocenti fino al terzo grado di giudizio”, l’altro processo implicherebbe motivi di opportunità politica: può un ministro svolgere le sue funzioni quando è accusato di aver frodato lo Stato? Continua su Huffington Post

Alfonso Raimo per Huffington Post :

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