Non dicevo davvero. E’ questo il sunto della replica di Gianfranco Miccichè a Stefano Candiani, in merito alle dichiarazioni del commissario regionale di Forza Italia sull’elettorato leghista. Che gli erano costati i rimbrotti di Candiani, vicerè di Salvini nell’Isola. Ora il presidente dell’Ars ha voluto chiarire la sua posizione: “Onorevole Stefano Candiani, comprendo il tuo disagio: non sei siciliano e stenti a capire persino l’ironia di noi meridionali. I siciliani sono sarcastici nell’animo, nati sotto il segno dell’iperbole e del paradosso. Così come allo stadio, di fronte ad un gol facilissimo sbagliato, urliamo al giocatore “t’avissuru ammazzari”, con la stessa espressione, nella vita di tutti i giorni, ci rivolgiamo a chi commette un errore grossolano. Onorevole Candiani, stai tranquillo, qui al Sud nessuno attenta realmente alla vita dei leghisti. Semmai sono i tuoi colleghi leghisti che, come Manzato a Favignana, dimostrano coi fatti di attentare quotidianamente alla vita di noi meridionali”. E qui i discorsi si fanno un attimino più serio. Ma il senso è pur sempre figurato.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Il presidente dell’Ars: era solo ironia
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