Un clamoroso svarione difensivo del portiere Pelagotti, uno dei migliori interpreti in questa annata disgraziata del Palermo, costa ai rosanero un’altra sconfitta: la formazione di Boscaglia, questa volta, esce battuta per 1-0 dal “Partenio” di Avellino. Il pari di metà settimana con la Ternana, che sembrava aver ridato fiducia all’ambiente, si è rivelato un tiepido sussulto d’orgoglio. Il Palermo allunga a un mese la propria striscia senza vittorie: l’ultima era arrivata il 9 gennaio sul campo della Cavese. Poi soltanto pareggi e cocenti delusioni.
I rosanero nel primo tempo di Avellino non demeritano, giocando una discreta partita al netto delle occasioni (sempre poche). In avvio di ripresa Silvestri rilancia da metà campo, il pallone arriva dalle parti di Pelagotti, ma il terreno è infido e la palla si perde in fondo alla rete per un clamoroso 1-0. Boscaglia prova a dare la scossa dalla panchina, ma senza Lucca (squalificato) il reparto offensivo è in bambola. Gli ospiti hanno pochissime occasioni per pareggiare e rischiano di andare sotto di due gol se non fosse per l’errore di Bernadotto da pochi passi. Anche l’assalto finale, più d’impeto che di organizzazione, termina con un nulla di fatto. Altra sconfitta sul groppone, povero Palermo.